This is default featured slide 1 title

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by Lasantha Bandara - Premiumbloggertemplates.com.

This is default featured slide 2 title

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by Lasantha Bandara - Premiumbloggertemplates.com.

This is default featured slide 3 title

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by Lasantha Bandara - Premiumbloggertemplates.com.

This is default featured slide 4 title

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by Lasantha Bandara - Premiumbloggertemplates.com.

This is default featured slide 5 title

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.This theme is Bloggerized by Lasantha Bandara - Premiumbloggertemplates.com.

Bussana Vecchia - Il Villaggio Internazionale degli Artisti


Bussana nasce intorno all'anno 1050 sulla cima di una collinetta rocciosa ove il Signore feudale della zona, un membro dei Conti di Ventimiglia, fa costruire un promitivo castello. Nel 1259 Bussana viene acquistata dalla Repubblica di Genova. 
Verso la fine del 1.300 il numero delle case, e di conseguenza degli abitanti, aumenta sensibilmente e la cappella del castello non è più sufficiente a contenere tutti. Inizia così la cotruzione della chiesa. 
A lavori ultimati, nel 1404, il tempio viene consacrato al culto di S. Egidio. 
In seguito, con l'ulteriore aumento degli abitanti, la chiesa viene ampliata con l'aggiunta di due navate laterali; questi lavori furono ultimati nel 1505. 
Nel 1652 si abbatte gran pare del corpo della chiesa per un radicale cambio di stile, dal romanico al barocco. Si tolgono le colonne che delineavano le due navate laterali ed alle pareti si costruiscono sei cappelle con relativi altari. Gerolamo Comanedi, giovane artista arrivato da Osteno (Lugano) vi lavora tutta la vita producendo notevoli rifiniture in pitture, stucchi e fregi. Un secolo più tardi suo nipote, che portava lo stesso nome, aggiunge affreschi e stucchi a completamento delle cappelle laterali. 
Vi lavorano anche il pittore Antonio Storace di Sampierdarena e G.B. Marazzo di Riva Ligure. Nel 1807 i fratelli Adani di Como restaurano la facciata. Il 23 febbraio 1887 alle ore 6,21 arriva la prima scossa di terremoto. 
Il 14 giugno 1889 fu posta la prima pietra del palazzo comunale: nasce così, 3 km più a valle, Bussana Nuova e l'antico borgo viene definitivamente abbandonato. Nel 1959 arriva a Bussana Vecchia Clizia, ceramista e pittore torinese che pensa di trovare in questo borgo terremotato il luogo ideale per fondare un centro artistico di risonanza internazionale. 
Nel 1961, con il poeta Giovanni Fronte ed il pittore Vanni Giuffré, fonda la comunità Internazionale degli Artisti. Incomincia così il recupero degli edifici meno danneggiati, affrontando montagne di macerie con pochissimi mezzi finanziari, senza luce, acqua, gas e fognature. 
A loro si aggiungono ben presto altri artisti provenienti oltre che dall'Italia, dalla Francia, dall'Inghilterra, dalla Germania, dall'Austria e dall'Olanda. Alcuni stabiliscono qui la loro dimora, altri vi soggiornano ogni anno per periodi più o meno lunghi. Alla fine degli anni 60 la comunità conta una trentina di artisti: pittori, scultori, ceramisti, scrittori, musicisti, attori, designers. Clizia abbandona Bussana Vecchia per fondare una scuola comunale di ceramica a Castigliole d'Asti. Qualcuno lascia il villaggio considerando conclusa questa esperienza e qualcun altro viene conquistato dal fascino e dalla magia di questo borgo e decide di fermarsi.

Last minute - Speciale San Valentino all'Hotel Borgo di Cortefreda di Tavarnelle Val di Pesa (FI)


2 pernottamenti in camera doppia classic con colazione inclusa
1 aperitivo al calore del caminetto
1 cena romantica per due a lume di candela (bevande incluse)
Euro 120,00 a persona
Il prezzo sopra indicato e' a persona e comprensivo di IVA,
non sono inclusi eventuali extra.
Costo per notte supplementare Euro 40,00 a persona.

Hotel Borgo di Cortefreda, Via Roma 191
50028 - Tavarnelle Val di Pesa - Firenze
Tel. +39 055 80.73.333
Fax +39 055 80.76.707

Meta di turismo estivo e invernale: Campodolcino, pittoresco comune della Valchiavenna in provincia di Sondrio


Pittoresco comune montano della Valchiavenna, in provincia di Sondrio, Campodolcino è meta di turismo estivo e invernale, ottimo punto di partenza per escursioni sulle montagne dell'alta Vallespluga.
La località deve probabilmente il suo nome, che compare già nel 1186, alla posizione in zona pianeggiante e aperta. Capoluogo del comune unico della Valle di S. Giacomo dal XVII sec., un tempo basava la propria economia sui porten, corrieri che collegavano la valle al cantone svizzero dei Grigioni, e sui celebri grapàt (distillatori di grappa).
Oggi Campodolcino è un grazioso paese turistico che conserva monumenti di pregio, come la Parrocchiale di S. Giovanni Battista, consacrata nel 1528, restaurata nel 1727 e nel 1844. In frazione Porta Rezza merita una visita anche la chiesetta di S. Gregorio, a Fraciscio la Chiesa di S. Rocco e, a Motta, il Santuario di Nostra Signora d'Europa, con la grande statua della Vergine laminata in oro.
Di notevole interesse naturalistico è l' orrido del torrente Rabbiosa, vero e proprio monumento naturale. Starleggia Frazione del comune di Campodolcino, Starleggia sembra derivare il suo nome dalla voce dialettale "Sterl", in quanto fin dal 1200 lassu' si portavano a pascolare solo le bestie sterili, cioè "sterlamenta". E' stato in passato centro importante di traffici e comunicazioni verso le vallate vicine e il Mesocco; di qui transitava inoltre una strada lastricata con pietre con la quale si arrivava a Chiavenna, a Ilanz in poco piu' di 16 ore, evitando i pericoli delle gole di Cardinello e dello Spluga. Starleggia, oggi, oltre ad avere nella sua chiesa, costruita nel 1768 e dedicata a S. Filippo Neri e alla Madonna del Buon Consiglio, un pregevole monumento storico, è una base ottimale per escursioni e ascensioni alpinistiche e offre un grandioso panorama sull'altra parte della Valle del Liro: lo sguardo, da qui, può spingersi a nord fino ai Pizzi Mater ed Emet. Motta Di Sotto Frazione del comune di Campodolcino, dal quale dista però quasi dieci chilometri, Motta di Sotto si trova in quel territorio della provincia di Sondrio che comprende anche la non distante Madesimo, apparentemente incuneato all'interno della confinante Svizzera.
Di Campodolcino Motta sembra una estrema propaggine settentrionale; arroccata a piu' di 1700 metri di altezza, sul pianoro omonimo, dotata di moderne infrastrutture di tipo ricettivo-alberghiero e attrezzata per la pratica degli sport invernali con gli svariati chilometri di piste da sci della stazione Alpe Motta, è oggi collegata al suo capoluogo da una funicolare sotterranea, la SkyEspress.
Una maestosa statua di oltre 13 metri di altezza, opera di Egidio Casagrande, si staglia su questo minuscolo centro abitato; la statua è parte di un imponente santuario all'aperto, il Santuario di Nostra Signora d'Europa, che sorge a circa 2000 metri di altezza.
Fraciscio 
Frazione del comune di Campodolcino, in Valle Spluga, Fraciscio si trova a poca distanza dal capoluogo ed è per la sua posizione indicato soprattutto agli amanti della montagna: la località si trova infatti immersa in un paesaggio alpino notevole e in posizione panoramica sulla sottostante piana di Gualdera; offre anche discrete possibilità di pratica dello sci alpino e strutture ricettive a conduzione perlopiù familiare. Oltre questo, Fraciscio vanta la presenza nel suo abitato di documenti interessanti dal punto di vista storico, quali ad esempio la Chiesa di San Rocco, con il suo piccolo campanile isolato, la casa natia del beato Don Guanella e la Casa Bardassa, notevoli esempi di architettura locale. Curiosità, nelle vicinanze di Fraciscio sorge la cosiddetta Grotta di Lourdes: la grotta fu per così dire "creata" per voto, attorno al 1934, da una donna del luogo che installò all'interno di uno dei caratteristici crotti della zona una statua della Madonna.


La Perla dell'Adriatico: Francavilla al Mare

Francavilla al Mare si trova in provincia di Chieti in Abruzzo. La "Perla dell'Adriatico" così viene definita per il suo lungo litorale sabbioso, per le sue acque e per le sue strutture di accoglienza - nel 2009 è stata premiata con la Bandiera Blu d'Europa - (già famosa nella seconda metà dell'Ottocento) è un importante centro turistico, che offre numerose proposte di diverimento, con un'ottima capacità ricettiva e di intrattenimento.
Francavilla al Mare è il luogo ideale sia per le famiglie alla ricerca di vacanze all'insegna del relax e della tranquillità con le sue spiagge e le sue strutture attrezzate, sia per i giovani alla ricerca di vacanze all'insegna di piacevoli svaghi: attivià sportive e divertimenti notturni.
La città si sviluppa sulla costa adriatica e su un colle di modesta altezza situato a meno di un chilometro dal mare. Il centro rivierasco ha un lungo passato storico come dimostrano i ritrovamenti, nelle varie contrade, di reperti archeologici risalenti al periodo Preistorico, Italico e Romano.
Il primo stabile nucleo abitativo risale al periodo longobardo, quando una comunità di pescatori e contadini liberi da vincoli feudali - da qui il nome di Francavilla per indicare la condizione dei suoi cittadini che erano affrancati dalla soggezione feudale - vi si stabilì e ne tracciò l’impianto urbanistico medievale "a spina di pesce", che si espandeva dal punto più alto del paese, la "Civitella", fin quasi al mare.
A fine Ottocento, Francavilla divenne punto di riferimento per la cultura italiana ed internazionale grazie alla poliedrica ed eclettica personalità di Francesco Paolo Michetti e al suo “Cenacolo”, centro di ritrovo ed di incontro per molti esponenti della cultura abruzzese ed italiana. Frequentatori abituali, tra gli altri, furono Gabriele D’Annunzio, gli scrittori Eduardo Scarfoglio e Matilde Serao, lo scultore Costantino Barbella e il musicista Francesco Paolo Tosti.
Nell’inverno 1943/44, la cittadina fu rasa al suolo dalle truppe tedesche di occupazione. Fu subito ricostruita con l’attuale assetto e, nel volgere di pochi anni, la moderna Francavilla si è sviluppata notevolmente adagiandosi in particolare lungo la costa fino a congiungersi, verso Nord, con Pescara. Tra gli edifici sacri, merita di essere vista la Chiesa di Santa Maria Maggiore, ricostruita nel 1948 su disegno dell’arch. Ludovico Quaroni, con fregi ed ornamenti in cotto, maiolica e pietra del maestro Pietro Cascella.
Vi si conservano numerosi arredi sacri, tra cui un rilevante ostensorio del 1413 di Nicola da Guardiagrele. Da non trascurare anche una visita al Museo Michetti o MuMi che custodisce due tra le più famose tele del Michetti: “Le Serpi” e “Gli Storpi”. Il MuMi, durante tutto l’anno, ospita importanti eventi culturali tra cui, in estate, “Il Premio Nazionale Michetti” di arte contemporanea, attivo dal 1947.
Interessante e variegato è il calendario annuale delle manifestazioni, tra cui spiccano il Carnevale d’Abruzzo, che viene organizzato da oltre mezzo secolo, ed i festeggiamenti di Ferragosto, coincidenti con le festività patronali di San Franco, che culminano con un fantasmagorico spettacolo pirotecnico sul mare.
Da Francavilla è possibile effettuare tante escursioni alla scoperta dei saperi e sapori della terra abruzzese, iniziando dal Parco Nazionale della Majella a dai non lontani, pittoreschi paesi abbarbicati alle falde della “Montagna Madre”. A circa10 km.dalla città,verso sud, imboccando la Val di Foro, si può raggiungere Miglianico con il campo da golf più esteso della regione mentre verso nord, vicino all’aeroporto, a San Giovanni Teatino – Via Salara 55 - vi è l’Ippodromo d’Abruzzo che oltre alle corse offre un maneggio, un percorso natura e un parco per bambini con tanti divertenti giochi.

Capitale storica e culturale della Valsesia: Varallo Sesia

Varallo (in piemontese Varal), spesso indicato come Varallo Sesia, è un comune della Valsesia di cui è la capitale storica e culturale, in provincia di Vercelli.
E' una cittadina circondata dalle montagne, si trova a 456 m s.l.m., unisce attività industriali e turistiche. Varallo sorge lungo le rive del fiume Sesia ed è diviso in due parti dal torrente Mastallone, suo affluente, che separa il centro storico, detto Varallo Vecchio, dalle aree più recenti.
Deve la sua fama al Sacro Monte il più importante e antico d'Europa che domina l'abitato dall'alto di una parete rocciosa, uno dei maggiori luoghi di culto del cattolicesimo del Piemonte, che attira annualmente migliaia di turisti.
Ma a Varallo il patrimonio storico e artistico è ricchissimo di altre testimonianze: importanti chiese, ville d'epoca, palazzi storici, contrade medievali e tre musei, tra cui una Pinacoteca, la seconda collezione più importante del Piemonte. A completare l'atmosfera è la natura selvaggia della Valsesia, la valle più verde d'Italia. Nel mese di luglio vi si svolge, l'Alpàa, una grande manifestazione, che raccoglie lungo le strade cittadine stand rappresentativi di tutte le attività economiche, sociali, culturali e turistiche dell'intera vallata. Nell'occasione si tengono spettacoli d'arte varia.

EVENTI A VARALLO SESIA

Un paese tipicamente alpino: Piode


Piode (in piemontese Piòvi), paese tipicamente alpino si sviluppa per la maggior parte sulla sponda sinistra del fiume Sesia.
 Si trova in Valsesia in provincia di Vercelli da cui dista circa 90 km, è un comune di circa 200 abitanti (Piodesi).
Piode si trova a 752 m s.l.m. ed è conosciuto come uno dei principali punti di imbarco sul fiume Sesia per i praticanti di kayak e rafting.
Il nome di questo paese deriva dalla presenza di numerose cave per la lavorazione di lastroni di scisto utilizzati per la copertura delle case, chiamate appunto piode.
Di rilievo è la chiesa parrocchiale intitolata a Santo Stefano Martire, ricostruita nel 1748 che presenta un alto campanile e contiene affreschi del pittore settecentesco Antonio Orgiazzi. Pitture di Melchiorre d'Enrico sono invece custodite nella piccola chiesa di San Giovanni Battista.
Un punto panoramico della zona è dato dalla vicina Alpe Meggiana, boschi secolari fanno da cornice a quest'alpeggio che si apre con le sue baite e i suoi pascoli profumati da distese di rododendri, ad una vista di impareggiabile bellezza.
L'economia di Piode si basa essenzialmente sui prodotti caseari locali lavorati artigianalmente. Del comune di Piode fa parte anche la frazione di Dughera.
La frazione di Dughera dista 1,53 chilometri dal medesimo comune di Piode. La frazione di Dughera sorge a 900 metri sul livello del mare. Nella frazione risiedono 10 abitanti
Del comune di Piode fa parte anche la frazione di Failungo che dista 1,49 chilometri da Piode.


Una vacanza elegante: Lavagna e Cavi


Dopo Chiavari, procedendo in direzione est, superato il ponte sul fiume Entella, si entra in Lavagna, il cui nome deriva da lavania, termine con cui i Romani designavano l'ardesia. Infatti, qui fin dall'antichità era praticata l'attività di taglio e di lavorazione della pietra nera di Liguria, estratta dalle cave presenti nelle valli dell'entroterra.
Oggi il turismo e le attività ad esso collegate rappresentano le prinicipali risorse economiche insieme alla marineria.
Infatti Lavagna è famosa sia per la sua spiaggia, sia per le strutture ricettive, sia per il suo vasto Porto Turistico che occupa ben 290.000 mq.
Ottimamente attrezzato, permette l'ormeggio di quasi 1600 imbarcazioni da diporto lunghe da 8 m. fino a 50 m. Costruito secondo i criteri più moderni, è costituito da un molo foraneo di oltre 1 km e da un molo di sottoflutto.
Nel suo interno sono sistemati diversi pontili dotati di tutte le attrezzature necessarie alle imbarcazioni. Esistono anche numerosi negozi, bookshop, ristoranti, boutique di moda e di arredamento marinari, officine meccaniche, cantieri di rimessaggio e di costruzione barche e uffici di brokers. La banchina permette agli armatori e ai possessori di barche di affidare i lavori di manutenzione a differente operatori, e di usufruire dei servizi di alaggio e varo.
Oltre al Porto Turistico, tra i più grandi e meglio attrezzati della Liguria e del Mediterraneo, Lavagna dispone di cantieri di costruttori e di artigiani altamente specializzati, che sono da sempre tradizionalmente legati al mondo della nautica.
Sul Lungomare Labonia, ampio ed alberato, impreziosito da panchine, alte palme e aiuole fiorite, si trovano numerosi bar, pub, ristoranti, pizzerie, gelaterie, alberghi, negozi e librerie. Di fronte si estende la vasta e sterminata spiaggia sabbiosa con una ventina di stabilimenti balneari, adeguatamente attrezzati anche per accogliere bambini, anziani e portatori di handicap.
Dalla foce del fiume Entella sul mare, ci si dirige verso l'interno e si arriva con una lunga pista ciclabile intitolata a Gino Bartali, fino al confine con il borgo storico di Cogorno.
Proseguendo invece con la Via Aurelia, che insieme alla linea ferroviaria corre dritta e parallela alla costa qui bassa e sabbiosa, si raggiunge Cavi di Lavagna. Gradevole ed animata stazione balneare, insieme a Lavagna, è fra le più note e frequentate di tutta la Riviera Ligure.
 Il suo arenile, che è unito a quello della vicinissima Lavagna, lungo oltre 4 km, è il più esteso di tutto il Levante. Anche qui circa 20 stabilimenti balneari dislocati sul nastro argenteo della spiaggia sabbiosa, offrono il meglio del comfort e delle attrezzature per gli ospiti in vacanza. In entrambe le località l'arenile, sempre sorvegliato e monitorato, è particolarmente consigliato per le famiglie, in quanto l'accesso al mare è decisamente molto agevole e sicuro. Inoltre, vi si possono praticare gli sport marini, dal surf al windsurf, dalla vela al canottaggio, dallo snorkeling al diving. Ma non solo.
Non mancano le attrazioni e le occasioni di divertimento per tutti. Eventi musicali e teatrali, pub e discoteche allietano le lunghe, tiepide e profumate serate della lunga estate.

Romantica fuga d’amore o Spa by night il San Valentino 2014 di Aquapetra Resort&Spa

Due cuori e un borgo immerso nel verde. Pochi posti sono romantici come Aquapetra Resort&Spa a Telese, nell’antico Sannio beneventano: un luogo senza tempo, dove ogni dettaglio è curato con amore, dove tutto concorre a creare una atmosfera davvero speciale. 
Per la festa di San Valentino, il resort propone una doppia idea di fuga solo per due: “San Valentino nel borgo” con pernottamento e cena a lume di candela e “San Valentino Spa by night” ovvero l’accesso alla Spa dalle 19 alle 24 per un’esperienza di relax da vivere romanticamente in due.

“San Valentino nel borgo” 
Pernottamento in Camera Classic per due persone con colazione, cena a lume di candela presso il ristorante La Locanda del Borgo. Il costo è di 250 euro. Per l’accesso alla Spa il costo previsto è di 15 euro. Supplemento seconda notte € 200 per qualsiasi tipologia di camera. 

“San Valentino spa by night” 
Accesso alla Spa dalle 19 alle 24 con percorso “AquaSpa” che prevede accesso alla piscina idromassaggio, sauna, bagno turco, percorso Kneipp e doccia con aroma/cromo terapia. 
Il costo del pacchetto è di 60 euro a persona. E’ possibile includere la cena presso il ristorante La Locanda del Borgo ad un prezzo di 60 euro a persona, bevande escluse. 

 Aquapetra Resort&Spa nasce dal sapiente recupero di un antico borgo in pietra con cappella del 1858. La località è Monte Pugliano a 3 Km da Telese Terme, nel cuore dell’antico Sannio Beneventano. La vecchia cantina ospita oggi La Locanda del Borgo che è il ristorante del relais con bella sala interna con camino e una grande terrazza con patio per le sere d’estate. La cucina recupera le ricette del territorio esaltando sapori e ingredienti locali con rispetto e creatività. Dove c’era il fienile si apre l’AquaSpa. Il percorso benessere comprende sauna, bagno turco, percorso kneipp, piscina interna con idromassaggio e una serie di cabine per trattamenti di remise en forme. La piscina interna con ampia zona relax si affaccia sul verde del parco. La piscina esterna è stata realizzata in armonia con la natura circostante: una combinazione di acqua, rocce e ulivi che ne fanno una presenza discreta per momenti di puro relax.

Aquapetra Resort&Spa
Località Monte Pugliano
Telese Terme (Bn)
Tel. 0824 941878 – 0824 975007 

Moneglia: una bellezza tranquilla...

Una bellezza tranquilla. Questa è la prima impressione che Moneglia dà di se a chi arriva. Un'impressione destinata a rafforzarsi man mano che se ne vivono il clima, l'atmosfera. 
Una sensazione di calma, certo, mai di noia.Che la guardiate dal mare o dall'alto delle colline che la circondano, Moneglia sembra impersonare il modello ideale di borgo marinaro raccolto in una insenatura tranquilla. Con, in più, quell'inatteso tocco di originalità che solo cose vere, vive e naturali sanno dispensare. 
Moneglia, premiata più volte dall'Unione Europea con la Bandiera Blu per la pulizia del suo mare e la qualità dei servizi turistici, è situata nel golfo del Tigullio, ed è facilmente raggiungibile sia in treno sia in auto.
E' il punto ideale di partenza per visitare Genova con l'Acquario e i suoi monumenti, l'entroterra e le cave di ardesia; per escursioni alla Cinque Terre, in auto oppure a piedi. Le sue colline sono l'ideale per passeggiate nel verde, anche in mountain-bike o a cavallo.


EVENTI A MONEGLIA



Arquà Petrarca un affascinante borgo medievale dove il tempo sembra essersi fermato


Il tempo sembra essersi fermato ad Arquà Petrarca, il centro dei Colli Euganei che, più di tutti gli altri, mantiene inalterato il fascino antico dei borghi medievali. 
Il suo nome deriva forse da Arquata Montium che significa "chiostra dei monti", ma deve la sua notorietà alla fama eterna di Francesco Petrarca, il poeta che vi passò gli ultimi anni della sua vita. 

Arquà, grazie alla sua posizione favorevole, fu abitata fin dall'età del Bronzo, come testimoniano i ritrovamenti di palafitte sul lago Costa, ma crebbe soprattutto sotto la signoria padovana dei Carraresi e la dominazione veneziana. 

La piazza, il centro del borgo 
Nell'affascinante piazza Roma si affacciano il palazzo Contarini, in seguito Naccari, in gotico veneziano del XV secolo e, di fronte, il palazzo trecentesco che ospita oggi un ristorante tipico intitolato a Laura, la donna idealmente amata dal Petrarca. 
Chiude lo scorcio la chiesa arcipretale di S. Maria, di poco posteriore al Mille, ampliata ed arricchita da un palinsesto pittorico dal gusto bizantino fino all'influsso giottesco: notevole la tela di Palma il Giovane, l'"Ascensione". 
Nel mezzo del sagrato sorge la tomba del Petrarca che morì qui nel 1374, nella casa ancora oggi visitabile. Si tratta di un'arca in marmo rosso di Verona, eretta sei anni dopo la morte del poeta. Nella strada sotto il sagrato si trova una fontana con lavatoi detta "del Petrarca", la cui costruzione è stata attribuita allo stesso poeta anche se la fattura risulta duecentesca. 
A fianco troviamo due case d'epoca, una gotica e una quattrocentesca con giardino pensile. 

Una camminata tra antiche vie 
Si esce dalla piazza e si percorre via Roma: a sinistra una casa romanica con aggiunte gotiche e quattrocentesche ed una piccola costruzione, un antico ospedale per mendicanti del Trecento. 
Alla svolta, dopo un'altra casa duecentesca, c'è Villa Alessi, un tempo sede dei vescovi di Padova in visita pastorale, oggi utilizzata per eventi e concerti. 
Si apre Piazza San Marco e si incontra l'Oratorio della SS. Trinità con la Loggia dei Vicari, decorata con gli stemmi dei nobili rettori padovani, che amministravano la città per conto della Repubblica di Venezia. 
Dietro la chiesetta con tetto a capanna, che ospita una tela di Palma il Giovane e altri affreschi, inizia la caratteristica salita verso i giardini di Monte Castello. 
Ritornando verso la Loggia, si erge una casa restaurata nel Cinquecento con una bellissima balconata sui monti circostanti, abitata due secoli prima dal celebre medico Jacopo d'Arquà. Passata la colonna del Leone veneto (1612) si arriva, percorrendo via Valleselle, alla casa in cui il Petrarca abitò dal 1370 al 1374. Adornata nel Cinquecento con loggetta ed affreschi ispirati al Canzoniere, l'aspetto originale della casa fu ripristinato tra il 1909 e il 1923. 
Attualmente la casa ospita una mostra permanente di opere e cimeli del poeta.