Coredo, località ideale per una serena vacanza in Trentino all'insegna della natura e della tranquillità



Coredo è un piccolo paese della Val di Non in Trentino; situato in collina a 831 metri sul livello del mare.
In ottima posizione, gode di un clima asciutto e salubre. Vanta una tradizione turistica che risale ai primi anni del secolo scorso; durante il periodo estivo conta circa 4000 presenze turistiche.
E’ un luogo ideale per trascorrere una vacanza, estiva o invernale che sia; all’insegna della natura e della tranquillità
Coredo è un pittoresco paese adagiato su di un verde altipiano in una posizione panoramica nella valle Anune (val di Non). L’origine del nome di Còredo, gli studiosi sono concordi nell’attribuirla al termine “Coryletum”, che scende dal più bel latino classico e significa «bosco di noccioli». E’ nome bellissimo, che evoca l’immagine ridente e boschiva del paese, quale deve essere apparso ai conquistatori romani che vi giungevano dalle pianure a respirarvi l’aria sottile.
Di antica tradizione turistica, Coredo è oggi un attrezzato centro di villeggiatura, che conserva integra la memoria storica di un passato ricco di vicende e avvenimenti.
Il clima mite, l’aria salubre dei boschi, le tradizioni, l’ospitalità e soprattutto la bellezza della natura che lo circonda, fanno di Coredo una località ideale per trascorrere una piacevole e serena vacanza all’insegna della natura e della tranquillità.

La frazione di Tavon
La frazione di Tavon (m. 831 s.l.m.), a circa 2 km da Coredo, sorge su una verde spianata vicino alla gola del Rio S. Romedio. La Chiesa di Tavon parrocchiale di S. Sisto, menzionata per la prima volta nel 1344, fu ricostruita tra il 1850 ed il 1907 e notevoli sono le pitture e gli intagli con cui è decorata.
L’altare maggiore in legno policromo presenta un’ancona settecentesca ornata da una pala della stessa epoca, rappresentante la Madonna del Carmelo con i Santi Domenico e Caterina da Siena. Ai lati dell’altare ci sono due statue lignee raffiguranti S. Pietro e S. Giovanni Battista. Nell’abside si conserva la bella pala seicentesca di Martino Teofilo Polacco, raffigurante la Madonna incoronata con S. Valentino e S. Zenone. La decorazione novecentesca della Chiesa è opera di Domenico Primon da Bassano: sulla volta dell’aula vi sono i quattro evangelisti e S. Sisto in Gloria, sul catino absidale degli angeli e nella volta dell’abside la Madonna dello Scopolare. 
Di pregevole fattura sono anche gli altari laterali. L’altare sinistro è completato ai lati da due statue lignee raffiguranti S. Antonio con Bambino e S. Francesco, provenienti da un’ancona lignea realizzata nel 1687 da Giacomo e Pietro Strobl Junior. La nicchia centrale contiene una statua ottocentesca della Madonna del Carmelo scolpita dall’intagliatore G. Battista Moroder. L’altare destro in legno policromo, opera di Pietro Strobl Junior e ornato ai lati dalle statue lignee di S. Romedio e S. Valentino, è arricchito da una statua dell’intagliatore altoatesino Giuseppe Runggaldier, raffigurante S. Giuseppe con Bambino.
Nel centro storico, di fronte alla Chiesa, spicca per le forme particolarmente eleganti un caseggiato cinquecentesco. Nella parte alta di Tavon, inoltrandosi in un bosco di larici, si incontra un bivio: proseguendo a destra si va in direzione Palù dove ci sono due laghetti artificiali; svoltando a sinistra si giunge al Dosso Tavon. Su questo Dosso sorgeva un tempo uno dei castelli più antichi della Valle, il castello di Tau, sulle cui rovine è sorta Villa Canestrini.
Costeggiando il Dosso di Tavon è possibile scendere in fondo alla Valle del Verdes per raggiungere, proseguendo a sinistra, il suggestivo Santuario di S. Romedio.