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Trenitalia: i ragazzi fino a 15 anni viaggiano GRATIS fino al 31 ottobre 2013


L'offerta Bimbi gratis è dedicata ai gruppi familiari composti da 2 a 5 persone (con almeno un maggiorenne e almeno un ragazzo di età inferiore ai 15 anni ) che viaggiano insieme. E' valida per partenze fino al 31 ottobre 2013 e consente ai minori di 15 anni di viaggiare gratuitamente

E' possibile acquistare l’offerta presso le biglietterie di stazione, le agenzie di viaggio abilitate, le self service e sul sito Trenitalia

Sci ed escursioni in uno splendido paesaggio alpino: Oltre il Colle


Oltre il Colle è un caratteristico borgo montano della provincia di Bergamo, ottimo punto di partenza per escursioni estive e, d'inverno, per la pratica dello sci alpino.
Grazie alla sua favorevole posizione, sulla destra orografica della Val Seriana, alla testata della Val Serina, il paese risulta immerso in uno scenario naturale incantevole.
Nel giardino alpino Arera, situato in una zona particolarmente interessante dal punto di vista geologico, si possono vedere rare specie di flora alpina.

Di interesse storico-artistico è la parrocchia, del XVII sec., ma sono gli amanti dello sport a trovare a Oltre il Colle una varietà di attrattive. Sul torrente Valle Parina si pratica la pesca sportiva, mentre all'Alpe Arera, a Zambla Alta e in località Pian della Palla vi sono numerose piste e strutture per gli appassionati di sci.
La manifestazione principale è la Sagra Paesana (agosto), durante la quale si possono degustare prodotti caseari tipici della zona, come il formaggio "baloch".
Prodotti tipici: formaggio " baloch".

 Zorzone
Zorzone è una frazione di Oltre il Colle (Bergamo) situata a 1050 m di quota e immersa in uno scenario naturale di grandissimo fascino.
L'abitato, stretto intorno alla chiesa, è incorniciato dal verde dei pascoli e dei monti e costituisce un centro di villeggiatura in grado di offrire un benefico clima d'alta montagna, oltre alla possibilità di effettuare escursioni e passeggiate. A monte del paese c'è la miniera di Val Vedra, considerata la principale miniera di zinco delle Orobie, con i cantieri Malanotte e Pian di Bracca.
La sua presenza ha favorito la nascita, presso le ex scuole elementari, del Museo dei Minerali e della Miniera. Quest'ultimo comprende una sezione dedicata ai minerali e una ricostruzione di galleria mineraria. La raccolta dei minerali, composta da oltre 1000 pezzi, propone materiali provenienti sia dalle locali miniere delle Valli Seriana e Brembana, sia da altre parti del mondo, ordinati per tipo e provenienza.

Zambla Bassa
Frazione di Oltre il Colle, luogo di villeggiatura che gode di un favorevole clima di alta montagna, centro turistico estivo e invernale. Il territorio protetto dal massiccio dolomitico dell'Alben, del Grem, dell'Arera e del Menna è formato dalle frazioni di Zambla Alta e Zambla Bassa e Zorzone caratterizzata dall'attività delle miniere, della zootecnica, del turismo. Sull'Arera, il colle di Zambla, alla conca dell'Alben si trovano le attrezzature per lo sport invernale, il fondo, la discesa, che fanno della Val Serina uno dei piu' vasti compresori della valle Brembana.

Zambla Alta
E' una frazione di Oltre il Colle, nella provincia di Bergamo, nell'area della Val Serina. Il nome della frazione richiama quello del monte sul quale il suo territorio si sviluppa, il monte Zambla appunto.
Per la sua collocazione Zambla Alta può attirare sicuramente gli amanti della montagna, disponendo di attrezzature ed impianti che lo rendono il principale centro sciistico della Val Brembana, così come gli amanti della pesca sportiva, che viene praticata sul torrente Valle Parina.
Da Zambla Alta è anche possibile partire per escursioni nei dintorni, magari alla ricerca della rara cephalanthera rubra, pianta dal fusto gracile e dai grandi e radi fiori di colore rosa carico.
Per poter osservare da vicino la cephalanthera, che predilige i boschi di latifoglie, i faggeti e gli arbusteti, come ce ne sono sul territorio di Oltre il Colle, occorrerà allora avventurarsi nella vicina Val Parina attraverso l'orrido di Parina.
Questo stretto passaggio, lungo circa un chilometro, è di una bellezza selvaggia e suggestiva, e bene chiarisce la differenza tra il dolce paesaggio alpino della Val Serina e l'aspra conformazione dell'altra vallata, con i suoi profondi e selvaggi orridi, modellati dall'erosione causata dalle acque della Valle Parina.

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Una vacanza tra natura, sport e... shopping in Trentino: Andalo


Andalo è un comune di 1.010 abitanti della provincia di Trento. 
Il territorio di Andalo rientra in parte nell'area protetta del Parco naturale Adamello-Brenta ed è circondato da fitti boschi di conifere e sorge su un altopiano affacciato sulle Dolomiti del Brenta. 
Il centro è di origine medievale e a partire dalla metà del XX secolo, il paese ha conosciuto un notevole sviluppo turistico, diventando in breve un luogo di villeggiatura di primaria importanza. 
L’abitato era originariamente formato da un nucleo di 14 masi. 
Oggi Andalo si presenta come un’elegante e ospitale cittadina ricca di negozi, locali e con una più che soddisfacente ricettività alberghiera. 
Gli impianti di risalita arrivano fino ai 2125 m della cima della Paganella e ai 3170 sulla cima del Brenta, che in aggiunta alle numerose strutture ricettive ne fanno una delle località trentine più frequentate durante la stagione invernale. 
D’inverno Andalo offre ai turisti 20 piste dotate d'impianti d'innevamento programmato: questo circuito è aperto anche d’estate ed è a disposizione degli escursionisti. 
I percorsi sciistici interessanti sono quelli destinati allo sci alpinismo: i tracciati si snodano attraverso i boschi e svelano, anche nei mesi invernali, le bellezze naturalistiche di quest’area. 
Ha anche un piccolo lago di origine carsica la cui superficie può variare notevolmente a seconda delle precipitazioni. 
Intorno al lago c'è una stradina di mattoncini rosa dove si può passeggiare o andare in bici d'estate e praticare sci di fondo d'inverno. Andalo dispone anche di un vasto centro sportivo esteso su un’area di circa 100.000 mq: al suo interno gli amanti dello sport dispongono di un palazzetto del ghiaccio, di palacongressi, di piscina coperta, e di spazi dove praticare tennis, equitazione, bocce e minigolf. 
Per gli amanti della vita notturna sono a disposizione pub, birrerie e discoteche.

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Piscina esterna immersa in un grande giardino con giochi d'acqua, idromassaggio e lettini prendisole

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Lignano Sabbiadoro. Nella città dove sventola la Bandiera Blu, ogni desiderio verrà esaudito


Ad accogliervi, una lunga spiaggia, eleganti giardini e tanti ristoranti, bar e negozi. Attraverso le piste ciclabili o in batana, poi, si raggiunge un'incantevole riserva naturale popolata dagli aironi.
Ernest Hemingway, che scoprì questi luoghi ai tempi della grande Gruerra, li trovava simili alla Florida. In effetti Lignano si distingue per la sua grande estensione di spiaggia e per avere un unico scopo: il divertimento dei suoi ospiti. 
Qui, dove, da diversi anni è issata la Bandiera Blu per la tutela dell'ambiente, troverete tutto, perché a impreziosire Lignano sono in realtà tre favolose città pensate per la vacanza. 
C'è Lignano Sabbiadoro, città dei mille ristoranti, dei bar all'aperto, dei lunghi giri per negozi, Lignano Pineta, col passeggio elegante e l'ombra dei giardini che rende più piacevole il ritorne dalla spiaggia. Lignano Riviera, la zona più rilassante, immersa nel verde e nella tranquillità. 
Le scoperte, come succede in ogni parte del Friuli Venezia Giulia, sono dietro l'angolo.
Nello spazio di un giorno o di un pomeriggio avventuratevi nell'entroterra per alternare al gusto della cucina di mare quello della gustosa cucina friulana. Paesi come Precenicco, Marano Lagunare, Latisane e Palazzolo nascondono piccoli tesori d'arte e archietettura che valgono una sosta. In batana, la barca lagunare a fondo piatto, o in bicicletta, lungo le seducenti piste ciclabili, si raggiunge la Riserva naturale della foce dello Stella: la magica luce della laguna, le anatre, gli aironi e altre innumerevoli specie di uccelli vi faranno sentire al centro di un vero paradiso naturale.
Eventi a Lignano Sabbiadoro

In viaggio alla scoperta dei sapori dell'astigiano: Cocconato


Cocconato è stata nel medioevo il centro principale della famiglia comitale dei Radicati e sede di un feudo imperiale. 
Il nome si ricollega probabilmente al latino medioevale coccum (altura), con evidente riferimento alla posizione orografica, poiché il paese è situato a circa 500m di altitudine. 
 Cocconato è un paese tipico del Monferrato, con la sua chiesa e i suoi rinomati ristoranti, salumici, caseifici e produttori di ottimi vini. 
Le specialità tipiche hanno reso e rendono tutt'oggi famoso Cocconato: la robiola, la cui fama risale ai tempi passati, e negli anni Trenta fu anche decantata dal poeta dialettale Nino Costa. 
I salami di Cocconato sono apprezzati ovunque e l'odierna produzione, esportata ben oltre i confini regionali, avviene ancora sulla base di antiche e segrete ricette. 
Tra i salumi regna incontrastato il cotechino. 
I vini cocconatesi, tra cui sono degni di nota Freisa, Barbera, Malvasia, Bonarda, Grignolino, Nebbiolo e Dolcetto, sono oggi esportati in ogni parte del mondo. E per finire non sono da dimenticare i dolci tra cui i torcetti, fragranti paste secche, e le torte di nocciola.
Cocconato ha, inoltre, un clima mite che permette la crescita di numerose specie vegetali ed è definito "la riviera del Monferrato". Tra gli edifici religiosi: la Parrocchiale dedicata alla Madonna della Consolazione, di impronta tardo settecentesca, che conserva quadri attribuiti a Guglielmo Caccia detto il Moncalvo; la piccola Chiesa di Santa Caterina, dotata di una pregevole facciata barocca; la Chiesa della Trinità, eretta agli inizi del Seicento, che conserva all'interno degli altari policromi finemente decorati. 
L'edificio più notevole è il Palazzo Comunale, del secolo XV, con portico e monofore ogivali riccamente decorate in cotto come tutta la facciata, dotato di portici ad archi poggianti su robusti pilastri quadrati, e in ottimo stato di conservazione. L'edificio è una delle poche testimonianze rimaste dell'architettura gotica civile nel Monferrato.

Gli eventi a Cocconato




















Acqui Terme: tra storia e cure termali in Piemonte


L'Acquese è un territorio ricco di castelli come i borghi di Morsasco, di Prasco, di Orsara Bormida. A Cassine si svolge il primo weekend di settembre, un'affascinante Festa Medievale, arricchita da mostre, incontri e attività enogastronomiche (vedi eventi a Cassine). 
Abitata dai liguri Statielli, ribattezzata Aquae Statiellae dai Romani, incantati dalle acque salutari che sgorgano in città, antica e potente sede vescovile, Acqui vive un momento di splendore in età alto-medievale, di cui conserva numerose testimonianze come il Duomo e il caratteristico quartiere medievale della Pisterna. 
Sulla Pisterna vigila il Castello dei Paleologhi, già nell'Xi sec. residenza vescovile e ora sede del Museo Archeologico e del Museo dei Maestri Ferrari. Oltre al ricco patrimonio cittadino di edifici religiosi, caratteristica nel centro è l'edicola della Fontana Bollente, da cui sgorgano le acque termali curative (a 75° C), ancora oggi utilizzate negli stabilimenti, che sorgono poco distante, in Zona Bagni, segnalata dai resti imponenti dell'acquedotto romano. 
Pregevole anche la Gipsoteca Giulio Monteverde a Bistagno che raccoglie numerosi gessi che consentono di cogliere i diversi aspetti dell'attività del Monteverde.
 La Cattedrale dell'Assunta (1067) si erge nel cuore antico della città: l'impianto originario romanico è ancora a tratti riconoscibile. Un atrio seicentesco a colonne binate incornicia il prezioso portale di marmo (1481) opera dello scultore Giovanni Antonio Pilacorte. 
La sagrestia ospita il pregevole trittico dedicato alla Vergine di Montserrat, opera del Bermejo. La primitiva cattedrale, la basilica di San Pietro, una delle più antiche cattedrali italiane, costruita all'interno del recinto del cimitero paleocristiano nel IV secolo e nei primi decenni del secolo XI riedificata in forme romaniche, viene trasformata abbazia benedettina e, dopo un periodo di abbandono, ripristinata al culto nel XVIII secolo. 
Della costruzione medievale si conservano l'abside centrale, le absidi minori poligonali e le fiancate esterne superiori della navata maggiore. A pochi chilometri, il centro storico di Cassine è uno dei più ricchi di testimonianze storiche, al centro del borgo il complesso conventuale di San Francesco: la chiesa, in stile lombardo gotico, risale al XIII secolo; a sinistra della facciata si accede all'ex convento del quale restano il corridoio d'accesso e la sala capitolare con notevoli affreschi trecenteschi. 
L'abbazia di Santa Giustina a Sezzadio venne fondata secondo la leggenda dal re Liutprando e dedicata nel 772 alla martire Giustina e ampliata nel 1030 dagli Aleramici, che la affidarono ai Benedettini. La chiesa si presenta essenzialmente nelle forme dell'XI secolo. L'interno presenta una pianta a tre navate e conserva decorazioni ad affresco di scuola lombarda (XIV-XV sec.), oltre a qualche brano del periodo romanico. La cripta, a pianta quadrata e divisa in tre navate da due serie di colonne, è ritenuta la parte più antica del costruito; il pavimento decorato a mosaico in tasselli di marmo bianchi e neri, reca infatti un'iscrizione che ricorda Otberto come "riparatore" della chiesa. 


Le Terme
L'odierna Acqui Terme racchiude nel cuore del tessuto citadino la piazza della "Bollente", una fontana da cui sgorgano 540 litri di acqua al minuto a 75° C.
 L'elevata temperatura e il forte odore sulfureo nella stagione invernale si trasformano in cortine di fumo che avvolgono l'edificio, e la fuoriuscita di sbuffi anche dai tombini del manto stradale crea un ambiente da inferno dantesco. 
Impagabile la sensazione rasserenante che si prova usufruendo delle acque, benefiche per lo spirito e per il corpo. E ancora oggi, a duemila anni dai Romani, le acque termali (salso-bromo-iodiche-sulfuree) mantengono intatte le loro caratteristiche: le precipitazioni piovose, accumulate, si surriscaldano e si arricchiscono in un percorso lungo un cinquantennio, un lento filtrare che le prepara all'uso terapeutico, soprattutto in sintomatologie di tipo reumatico e artritico, per le malattie dell'apparato locomotore (in abbinamento a fisioterapia strumentale) e delle vie aeree.
La riabilitazione avviene attraverso inalazioni, nebulizzazioni, bagni termali, e idroginnastica vascolare, con passaggi alternati in acque calde e fredde che rappresentano un'autentica eredità romana, in un ambiente rilassante e professionale. Fiore all'occhiello sono i fanghi, ottenuti dal contatto delle acque termali con argilla selezionata, usati alla temperatura di 47° C per applicazioni locali. 
Col passare degli anni le Terme, classificate dal S.S.N. di 1° livello super, hanno saputo rinnovarsi, affiancando alle terapie mediche una più vasta gamma di trattamenti estetici, formulati per chi voglia concedersi una pausa rigenerante lontano dalle frenesie cittadine. Ecco quindi la possibilità di cicli di massaggi, docce scozzesi, fanghi estetici localizzati, idromassaggi subacquei, con benefici che si ritrovano nella linea cosmetica a base di acqua termale. L'allestimento presso lo Stabilimento "Regina" in zona Bagni di una piscina termale, del centro fitness e del reparto di estetica termale si affianca al completo rinnovamento del Grand Hotel "Nuove Terme" nel centro cittadino, la cui riapertura con moderni reparti per cure, piscina terale e beauty center, suggella il rispetto cittadino di altissimi standard qualitativi per l'accoglienza e per l'assistenza professionale.

Idee Week-end strepitose per una vacanza di fine agosto all'insegna del divertimento low-cost


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Zoomarine, a 2 passi da Roma
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Lago di Garda, 
1 notte in hotel + 1 ingresso al parco, a partire da € 65,00 per persona

Agriturismo in Umbria, nei pressi di Perugia 1 notte a € 31,00 per persona







A spasso per Russi tra vita contadina e arte campanaria


Russi è un paese nella provincia di Ravenna con origini molto antiche.
A fianco del Municipio ci sono ancora tracce del passato medievale: il mastio e due torrioni della Rocca, fatte edificare nella seconda metà del Trecento da Guido da Polenta.
Il Fortilizio, oggi sede del Museo Civico, rivestì un ruolo importante tra il Medioevo e il Rinascimento nelle lotte fra Faenza e Ravenna.
Passeggiando per le vie del centro è possibile dedicare una visita al Teatro Comunale e ai notevoli edifici religiosi: la Chiesa Arcipretale di Sant'Apollinare e la Chiesa dell'Addolorata.
Nelle immediate vicinanze di Russi è possibile ammirare una Villa Romana risalente al primo secolo A.C.
Tre mete assolutamente da non perdere per gli amanti dei musei sono: il Museo di Arte Campanaria, una delle più singolari collezioni di campane con oltre 40 esemplari di raro pregio; il Museo dell'Arredo Contemporaneo che ospita una collezione di design e arredamento di interni tra le più importanti in Europa; il Museo della Vita Contadina in Romagna nella vicina frazione di San Pancrazio.
A pochi chilometri da Russi è inoltre, possibile visitare il Palazzo di San Giacomo, la Pieve di San Pancrazio e la Pieve di Santo Stefano in Tegurio.

Tra gli eventi che si svolgono a Russi segnaliamo La Fiera della Madonna dei Sette Dolori - Fira di Sett dulur, una tradizionale sagra paesana risalente al 1600 quando a Russi si insediò l'ordine dei frati Serviti.



Perchè scegliere Lido di Classe per le vacanze......


Lido di Classe è una piccola cittadina della riviera adriatica a 4 km da Mirabilandia e Milano Marittima e Cervia. 
La sua posizione risulta strategica per chi desidera accompagnare una vacanza al mare ad una interessante visita culturale a Ravenna, una divertente giornata a Mirabilandia o una eccitante serata a Rimini o Milano Marittima. 
Per la sua freschezza e la gestione prevalentemente familiare di alberghi e attività commerciali, risulta un località accogliente e sempre disponibile ad ogni esigenza. 
Ideale per il turismo familiare e per chi desidera staccare dalla routine di tutti i giorni per trascorrere una vacanza all'insegna della serenità e della pace. 
Dopo una tranquilla giornata in spiaggia è d'obbligo una passeggiata sul lungomare e per vetrine, in cerca di qualche festa sulla spiaggia o sul palco del Comitato Cittadino. I più giovani troveranno di loro gradimento una corsa sulle macchinine e sui go-kart del Jolly-Park, una serata al Luna Park oppure in Sala Giochi. 
Dopo una intensa partita a racchettoni, Beach Volley e Beach Basket chi cerca il fascino e la trasgressione della Riviera Adriatica non ha che l'imbarazzo della scelta. Oltre alla discoteca "Fragole Amare", Lido di Classe è un valido punto di partenza per trascorrere nottate a Milano Marittima, Cesenatico, Rimini e Riccione all'insegna della musica. 
A Lido di Classe non ci si annoia mai. Oltre ai tanti eventi, le numerose strutture offrono il tennis, la vela, l'equitazione, le moto d'acqua, la scuola di volo per ultraleggeri e per chi desidera, una tranquilla pedalata nel Parco Naturale del Delta o una serena passeggiata lungo quattro chilometri di spiaggia incontaminata. Il centro è immerso in uno scenario molto suggestivo che si estende dall'incontaminata Foce del Bevano a quella del Savio che, con il loro affascinante ambiente naturale, sono considerate le attrattive principali della zona.

Definito anche un salotto in riva al mare, per la particolare accuratezza dell'arredo urbano, il lido vanta attrezzature balneari, sportive e alberghiere di prim'ordine. 
Durante tutto l'anno, sono in funzione un'aviosuperficie ed una scuola di pilotaggio per velivoli ultraleggeri che offrono la possibilità di ammirare le bellezze della vicinissima Foce del Bevano da prospettive del tutto particolari. Lido di Classe è, inoltre, una delle poche località in Italia che mette a disposizione dei cani e dei loro padroni un tratto di spiaggia libera dell'ampiezza di 50 metri nella quale anche loro potranno godersi sole e mare. Inoltre, per soddisfare il palato si possono fare spuntini con la favolosa piadina romagnola, pranzi con tagliatelle , cappelletti, oppure grigliate di pesce fresco. Tutto questo è la Romagna terra di tradizioni, divertimento e ospitalità




LA PINETA


Vasto, antico e delizioso bosco di pini che si estende lungo il mare per circa tremila ettari, al sud di Ravenna. La stazione adriatica di Classe, dove i romani costruivano e riparavano le navi della flotta, lascia supporre che anche ai loro tempi la pineta sorgesse folta e grande.
La vegetazione mediterranea avviluppa i pini secolari e spuntano l'Erica, il Cisto, la Rapunzia, la Rabbia Selvatica, il Lentisco, la Smilace, e la Fillirea. Gli arbusti rispondono con l’Apocino e l’Olivello. E ancora l'Asparago, il Ligustro, il Prugnolo, il Sorbo Domestico ed il Nespolo appartengono all'oasi dove le "gomme grasse" non sconvolgono la tranquillità. Nascoste, le Orchidee lustrano il sottobosco. Comunità ornitica delle Pinete, Passeriformi canori ed altre presenze: Usignolo, Pettirosso, Scricciolo, Capinera, Sterpazzola, Sterpazzolina, Merlo, Tordela, Luì piccolo, Canapino, Codibugnolo, Cinciarella, Cinciallegra, Picchio muratore, Fringuello, Verzellino, Verdone, Cardellino, Sigolo nero, Strillozzo, Gazza, Cornacchia, Rigogolo, Averla piccola, Upupa, Tortora selvatica, Picchio verde, Picchio rosso maggiore, Allocco, Assiolo, Civetta, Gufo comune, Lodolaio, Fagiano; altri anfibi e rettili. Flora delle Pinete: presenze di specie steno-mediterranee rare, come Apocino veneto, Lantana, Scotano e Rosa di San Giovanni. Le Pinete di Ravenna sono ambienti dalla lunga storia, che è possibile conoscere insieme agli interventi e ai problemi legati alla conservazione e all'attuale gestione di queste aree (metodi di sfruttamento del Pino domestico per la produzione di pinoli presso le Case Pinetali, problemi posti alla conservazione del patrimonio avicolo dell'attività venatoria, ecc.).

Rivanazzano: nota località termale nel cuore dell'Oltrepo


Località dell'Appennino pavese situata nella Val Staffora, Rivanazzano nel cuore dell'Oltrepo, dà la possibilità ai visitatori di vivere un'atmosfera unica, forte del prestigio storico delle chiese, dei monumenti e dei palazzi. 
Il clima, particolarmente mite, infonde serenità e relax rendendo Rivanazzano la meta ideale per escursioni turistiche e soggiorni benefici. 
E' infatti nota località termale fin dal 1849, grazie alla presenza di acque sulfuree e salso-bromo-iodiche e di fanghi mineralizzati, già utilizzate in epoca romana. 

Tra gli edifici di maggiore interesse turistico la Torretta pentagonale in cotto del periodo medievale e la Parrocchiale di San Germano del XVII sec. con interno affrescato. Nella frazione di Nazzano, posta sulla sommità diuna dolce collina, a circa due chilometri da Rivanazzano, sorge il bel Castello costruito in mattoni che domina il gruppo di casedella suggestiva località. 
Tra le manifestazioni folcloristiche segnaliamo Rivanazzano Produce, rassegna delle produzioni tipiche dell'Oltrepo Pavese ad agosto. 

Nazzano 
L'abitato di Nazzano è posto alla sommità di una dolce collina, a circa 2 km di distanza da Rivanazzano (Pavia); la frazione, a 341 m di quota, è costituita dal castello e dal borgo sorto intorno a esso. La suggestiva fortezza, armoniosa costruzione in mattoni, domina maestosa l'abitato. L'origine del castello, ottimamente conservato, è molto antica: fu infatti costruito intorno all'anno Mille dai Malaspina, probabilmente su fortificazioni preesistenti. Nel 1360 fu ricostruito e fortificato da Galeazzo Visconti, per poi subire consistenti interventi di rimaneggiamento nel XVII sec. Nel 1905 fu restaurato dai marchesi Roverato, tuttora proprietari dell'edificio. Quest'ultimo si compone di un blocco principale, una rocca a pianta rettangolare e una torre quadrata. Un indubbio aspetto di originalità è costituito dal grande archivolto cieco presente sulla facciata. Un'altra testimonianza storico-artistica di rilievo di Nazzano è costituita dalla bella Villa di S. Pietro, settecentesca.




Ottima località per famiglie, escursionisti e amanti della natura in inverno e in estate: Passo Brocon


Zona turistica Estiva e Invernale, nel cuore del Trentino Orientale Lagorai a pochi chilometri della Regione Veneto, di facile accesso. 
Il passo Brocon si trova su di un valico fra la valle del Vanoi e del Tesino a mt 1616. Passo molto aperto, che per circa 4 km. è pianeggiante e risulta quasi essere un piccolo altopiano, importante nella storia per essere stato un punto strategico delle due guerre mondiali dove ancora tutt'oggi si possono trovare i buncher sotterranei e le trincee scavate dalle milizie austriache. 

Ora il Passo rappresenta una zona che durante la stagione estiva è imperniata sul turismo che offre gite e escursioni (Nordic Wolking) con splendidi panorami, altra fonte economica è il pascolo bovino; dove viene prodotto il latte che poi verrà portato alla produzione di formaggi doc. quali Asiago e Grana padano. Attrazioni estive vicine: Rafting, Parapendio, Trekking, Golf, Grotte, Parco la Cascatella, Hidrospeed, Moutain Bike, Arte sella. 
La stagione invernale è basata sullo sci con una vasta scelta di divertimenti sulla neve; dallo sci da discesa, snowboard - Snowpark allo sci di fondo, l'alpinismo, piste per i bob, escursioni con racchette da neve .... e tanto altro, molto frequentato da scuole elementari e medie per svolgere la tradizionale festa della neve. Ottima località per famiglie, escursionisti e amanti della natura. 

In Inverno 
Il passo Brocon vi offre 15km di piste di sci da discesa, sempre ben tenute, e servite da impianti di innevamento. Stazione sciistica che offre una buona offerta per la famiglia che desidera poter sciare e lasciare i propri figli a divertirsi in completa tranquillità, in oltre vi sono due campi scuola molto importanti per i principianti, e piste più difficili per persone più esperte. 
Un'ottimo panorama sulla catena delle Pale di San Martino, sulle Tre Vette Feltrine, il gruppo del Civetta, la Val Sugana, l'altopiano di Asiago, il Lagorai, si può apprezzare dalle piste del Passo Brocon che raggiungono quota mt. 2030, e grazie all'ottima esposizione solare delle piste la neve rimane sempre perfetta e farinosa. 
Grande novità la pista illuminata per sciare di notte. Al Passo Brocon a 100mt. dall'Albergo Passo Brocon parte la pista da fondo "7 casare" chiamata così perché lungo tutto il percorso si trovano 7 malghe che d'estate sono organizzate per il pascolo estivo. 
Pista medio facile ottima per amanti della natura in cerca di una giornata di divertimento e natura, vista la disposizione tutta al sole e priva di tratti boschivi offre anche un grande panorama. Si può scegliere fra un percorso di 7km., 5km. o di 3km. a tecnica classica o tecnica libera e ha accesso gratuito.
Al passo potete trovare anche una pista per bob e slittino, vaste aree per lo sci alpinistico, una scuola di sci, 2 noleggi scii, 2 alberghi, 3 Ristoranti/bar, uno Chalet, e una decina di baite che durante tutto l'anno potrete affittare. 
Servizio controllo piste a cura di Snowfriend corpo forestale provinciale. Durante tutta la stagione invernale è garantita l'apertura delle strade, e nel periodo delle feste di natale funziona anche un servizio di bus-navetta con il centro abitato di Castello Tesino.

 In Estate
Il Passo Brocon in estate vi offre ottime escursioni in quota fra la natura incontaminata e selvaggia in totale tranquillità.
Da visitare e percorrere è senza dubbio il Trodo dei fiori uno dei più bei itinerari d'Italia dove troverete più di 300 specie di fiori e un panorama mozzafiato. 
La località vi offre una splendida panoramica sulle dolomiti a 360°, dal passo potete ammirare le catene montuose delle Pale di San Martino, il gruppo del Civetta e del Feltrino. 
E' possibile anche raggiungere il sentiero che porta alla cima d'asta, meta molto ambita dagli escursionisti.
Il Passo Brocon è molto trafficato da parte degli amanti delle due ruote, a partire dal mese di maggio fino a settembre inoltrato moltissimi turisti tedeschi, austriaci e olandesi a bordo delle loro moto transitano al Passo.
Anche gli appassionati della bicicletta non disdegnano nell'affrontare le due salite che portano al Passo da Canal S. Bovo (15km) o da Castello Tesino (16km).
Molto conosciuta e pedalata è la salita per la strada sterrata che da Lamon (prov. di BL) porta i bikers a percorrere una strada sterrata molto dura, che è anche uno scenario del percorso predisposto dalla provincia, che nella sua completa lunghezza copre 28km di strada.(Tesino Bike). La Tesino Bike è un percorso attrezzato e segnalato per amanti della Mountain Bike. Il percorso n° 3 che transita per il Passo Brocon è uno fra i più impegnativi. Partendo dalla località Cascatella (mt. 872) a poche centinaia di metri del centro abitato di Castello Tesino parte il precorso passando per le grotte di Castello Tesino e congiungendosi con la strada sterrata di Lamon che porta al passo Brocon. La discesa è quasi tutta asfaltata seguendo la strada che dal bivio della località marande (3km dopo il Passo Brocon) porta alla località Val Malene per poi concludersi al parco fluviale del torrente Grigno.


Collazzone: un borgo di origine medioevale con le caratteristiche essenziali dell'architettura militare longobarda


 Collazzone si trova al centro del territorio comunale, situato su una collina di circa 470 metri di altitudine, facilmente raggiungibile per chi viene da Perugia o da Terni (10 minuti di automobile dall’uscita Marsciano della Superstrada E45) e per chi viene da Foligno o Spoleto (circa 30 minuti di automobile).
ll borgo, di origine medioevale, conserva ancora le caratteristiche essenziali dell’architettura militare longobarda, con le sue mura medioevali, i terrapieni, i contrafforti, i torrioni ancora intatti, e le piccole e strette vie. 
Dalle mura del castello è possibile ammirare lo stupendo paesaggio della vallata del Tevere, da Perugia fino a Todi, rimanendo immersi nel caratteristico paesaggio collinare umbro, misto di boschi e di terreni coltivati secondo le tradizioni di un tempo.
Dalla piazza principale si accede alla chiesa Parrocchiale dedicata a S. Lorenzo Martire, al portale attribuito al Vignola, ora sede del Municipio, ed alla chiesa di S. Michele Arcangelo.
Appena fuori dalle mura del castello si trova il convento di S. Lorenzo; dapprima abbazia benedettina, nel 1236 fu donata al vescovo di Todi e divenne la dimora di Jacopone da Todi, che trascorse proprio a Collazzone buona parte della sua vita e qui morì, nella notte di Natale del 1306.